Dopo le misteriose donne di Hyuro, con le loro pose intrise di significati, è arrivato Malabrocca a rimescolare le carte. Con due opere in esclusiva il progetto è arrivato alle corde della gente.

A Terracina infuria un originalissimo tema “religioso”. Se è d’uso mettere un santino sulla porta di casa per protezione, gli spagnoli hanno preferito dipingere un’enorme busto di madonna sul muro di una casetta di periferia. Un regalo al signor Antonio Menissale, che ci vive e gestisce un centro rottami nei pressi della stazione ferroviaria. Un capolavoro. La madonna che “penetra” le forme dell’edificio fino a far coincidere la finestra al volto della Vergine. Dietro quell’effige c’è tutta la vita di Antonio, la sua casa, le sue cose. C’è già chi lo chiama il terzo segreto di Malabrocca.

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A Gaeta gli spagnoli hanno “aggredito” una torretta dell’Enel: quattro acrobati che costruiscono una torre umana con i loro corpi come fossero al circo, ma solo per consentire all’ultimo di loro di cercare campo sul suo smartphone. D’altronde, alzi la mano chi non fa acrobazie pur di avere campo sul proprio cellulare. Un grazie va alle bravissime fotografe Arianna Barone e Flavia Fiengo.

Ma Memorie Urbane continua. Nei prossimi giorni in arrivo altri due artisti: Martina Merlini, giovane illustratrice di Milano in lotta tra astrattismo geometrico e pittura classica; e Moneyless, altro enorme talento nostrano maestro di geometrie, che oltre a girare il mondo , solo l’anno scorso ha esposto le sue opere a Los Angeles. Sono in arrivo sorprese.

Stay tuned!

Cogliamo l’occasione per ringraziare  i partners che stanno collaborando per la riuscita dell’ardua impresa di quest’anno come l’associazione Bucolica di Terracina, Walls di Roma, la 999Contemporary , il magazine Ziguline  e  Kook artgency.

 

Testo di Diego Roma.