Mancano ancora quindici giorni al termine del festival internazionale di street art Memorie Urbane, le città di Gaeta e Terracina portano già evidenti testimonianze su muri, palazzi, portici e nelle periferie. Partito ufficialmente il 20 aprile, il festival itinerante rimbalza quotidianamente come il pennello di un pittore pazzo lungo la direttrice della Riviera d’Ulisse e ad oggi conta il contributo di ben sei artisti di caratura internazionale. Nessuna tregua. Si cambia lo stile, la nazionalità, gli edifici, il contesto, tutto nel giro di qualche giorno. E in men che non si dica Memorie Urbane entra nello spirito delle città e soprattutto nei cuori della gente. La “macchina” ormai è oleata. I muri vengono passati in rassegna come fossero un catalogo, il contagio ha preso il sopravvento sulla prudenza dopo le proposte degli artisti in programma, provenienti dai Cinque continenti.
Lucamaleonte ed Alice Pasquini sono gli ultimi artisti ad aver lasciato il segno. Il primo ci regala un opera di stencil a 4 livelli sentitamente autobiografica in rapporto al suo legame familiare con la città di Gaeta, mentre Alicè sul muro nei pressi dell’ingresso della scuola elementare Giovanni Paolo II di Terracina affresca il ritratto immaginario di una bambina dai tratti asiatici intenta a mangiare un gelato contestualizzando l’opera in una città che vive di turismo estivo.
Oltre all’interessante presentazione dei libri su Banksy,Obey e c215 con l’autrice Sabina De Gregori, uno degli eventi collaterali tenutosi il week end scorso e che è stato protagonista con una entusiasmante partecipazione è stato il workshop sulla tecnica dello stencil curato dal partner Walls con la maestria dell’artista Lucamaleonte.
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