Va agli archivi la quinta edizione del side project di Davide Rossillo, mente di Memorie Urbane, consacrato alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Ospite della rassegna per il 2016 è stato Apolo Torres – artista brasiliano già noto al pubblico del festival per gli interventi di Formia, Gaeta e Arce del 2015 – che ha realizzato tre muri a Fondi, Terracina e Scauri, oltre a una serigrafia in edizione numerata e autografata in 30 copie, Nature x Nurture, in collaborazione con la galleria Street Art Place.

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Il ruolo della donna nella società è stato declinato in chiave contemporanea e realista, con la cura dei dettagli propria dell’artista di São Paulo. Numerosi gli argomenti trattati, dal circolo vizioso e asfissiante della quotidianità alla sete di conoscenza, fino ad arrivare ai differenti passaggi della vita. Un tema molto delicato, che ha richiesto tre approcci diversi per una unica causa.

Cotidiano Sufocante - Via della Scala, Fondi

Cotidiano Sufocante – Via della Scala, Fondi

Il primo lavoro, a Fondi, riguarda la violenza domestica: «L’idea è nata da una poesia ascoltata la sera precedente – ci racconta Torres – ed è stato il mio modo per trasmettere quell’opprimente, soffocante sensazione che si può provare nella propria casa, nella vita di tutti i giorni».

Conoscenza è Libertà – Via Borromini, Terracina

Il secondo, quello di Terracina, rappresenta una sorta di prosecuzione di un grande muro realizzato a São Paulo per la campagna Education Is Not A Crime. L’organizzazione si batte per la libertà di educazione specialmente nei paesi islamici, dove alle donne, seppur musulmane, e a chi non professa la religione di Stato è negato l’accesso all’istruzione.

Figlia, Sorella, Madre, Nonna – Arena Mallozzi, Scauri

L’ultima opera, a Scauri, ha a che fare con la lotta all’oggettivazione: «Ho raffigurato quattro donne in stadi diversi della vita, che rappresentano una figlia, una sorella, una madre e una nonna, in modo da ricordare che tutte le donne fanno parte di una famiglia. Hanno persone – prosegue l’artista – che si prendono cura di loro, che dipendono da loro e anche che ogni uomo ha una madre, una nonna, magari una sorella o una figlia. È un tentativo di creare vicinanza, del tipo “tratta la donna nel modo in cui vorresti venissero trattate tua figlia, tua sorella, tua madre”».

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«La prima volta che sono stato da queste parti – conclude Apolo – c’era anche l’aspettativa di andare in un posto dove non ero mai stato prima: non ero sicuro di riuscire a comunicare bene, mentre stavolta sapevo dove stavo andando ed ero molto entusiasta. Scauri è stato qualcosa di unico. Ho dipinto tra la folla in altre occasioni, ma si trattava di festival musicali e io non ero l’attrazione principale. Non intralciava il mio lavoro, anzi ho molto apprezzato il calore delle persone che mi parlavano, ringraziandomi per l’opera, complimentandosi. Mi ha offerto davvero una comprensione più ampia dell’importanza dell’arte pubblica».

Dei tre murales realizzati da Apolo Torres per 25novembre.org sono state stampate, come d’abitudine, le rispettive cartoline. Quello di Scauri compare anche al mese di novembre del calendario 2017 di Memorie Urbane, acquistabile online a questo link.