Un buon modo per iniziare a parlare di Deih è utilizzando un’espressione da lui pronunciata: “Disegno, respiro”. Ma chi è Deih? Il talentuoso artista spagnolo nato a Valencia ha adesso 35 anni, di cui 21 trascorsi a dipingere, principalmente nelle vie della sua città. Quando si cammina per le strade di Valencia, in particolare nel Barrio del Carmen, si può notare la sua impronta e ognuno conosce il suo nome, così come quello di Santiago Calatrava.
Deih svolge diverse attività, come illustratore, creatore di animazioni e murales, disegna fumetti e realizza video. Ma quello che ama di più è dipingere in strada, avvertire l’aria sul suo corpo, relazionarsi con I passanti, giocare con lo spazio e sentire il sole.
Le sue fonti di ispirazione provengono da tutti I media, dalla musica che ascolta, dai libri e i fumetti che legge e anche dagli artisti che segue. Ama l’arte figurativa giapponese, I suoi simboli, le sue storie contraddistinte da incidenti e catastrofi, il lato oscuro della nostra esistenza, il cyberpunk, lo steam punk, così come I libri sulla meccanica quantistica, filosofia, thriller. Si sente fortunato di condividere la vita con la sua “ragazza”. Essendo una psicoanalista, lei gli offre la possibilità di intrattenere interessanti e lunghe conversazioni sul significato della vita, scoprendo il suo punto di vista sugli artisti classici e la sua analisi dei tempi moderni.
Uno dei momenti più importanti della sua vita è capitato pochi anni fa, quando ha avuto un blocco creativo. Non sapeva cosa dipingere, non riusciva a trovare soggetti, ma andava avanti, le cose che gli accadevano lo colpivano a tal punto da fargli sentire il bisogno di fissarle, sublimarle in qualche modo. È così che sono iniziate le Insider Series.
Questo progetto, “The Insider”, è un’analisi introspettiva dei suoi sentimenti e della sua vita. Raccoglie ciò che vive e lo passa attraverso un filtro science fiction, per creare un’immagine che sintetizzi l’intera storia in essa.
Deih fa parte di due crew, xlf e rhb, oltre ad avere una band, Stalker, che suona rap e musica elettronica.
Per scoprire l’artista bisogna dare un’occhiata ai suoi lavori. Iniziamo con “Waterfall”, realizzato a Reykjavik, Islanda.
Deih ha partecipato al progetto Wall Poetry organizzato dalla Iceland Airways e curato dalla Urban Nation di Berlino. Il tema del festival era “We paint the music, you love to hear” e ha visto dieci artisti di fama internazionale unirsi a band il cui brano sarebbe dovuto essere interpretato sui muri. Nel suo stile caratteristico, Deih ha creato un grande murales con la sua visione della canzone Waterfall, della band islandese VÖK.
Una delle sue opere più importanti si trova a Rabat, capitale del Marocco, dove ha dipinto uno straordinario muro dal nome “Cosmic Balance” per il Jidar Street Art Festival.
Conosciuto nel Paese per i suoi lavori di grafica estetica, Deih ha prodotto una composizione vivace con l’ausilio del suo immaginario ispirato ai fumetti.
L’ultimo grande lavoro di Deih è “Don’t wake the dreamer” a Berlino, realizzato durante il Lollapalooza Festival 2016 nel quadro del progetto Dreamscape Project Cube curato da Urban Nation.
Ecco cosa ha a detto a proposito di quest’ultima fatica:
«Molte persone affermano che i miei muri richiamano lo stile dei fumetti, ma non tutti sanno che disegno anche fumetti e quando dipingo un’immagine su un muro conosco per intero la storia di quel personaggio in quel contesto. Bene, stavolta ho deciso di fare un esperimento e raccontare la storia, non tutta, perché dovete fare la vostra parte e immaginare come continui, ma più del solito. E mi sono divertito molto».
Una delle esperienze più emozionanti per Deih è stata la partecipazione all’UpNorth Festival a Sulitjelma, Norvegia. Sul finire delle’Ottocento Sulitjelma era tra le più grandi comunità di minatori nel Paese scandinavo. Al suo apogeo la popolazione era di circa 3000 persone ma, dopo anni di tagli e la chiusura nel 1991, il villaggio conta adesso 400 abitanti. Quando la compagnia mineraria è andata via, ha lasciato in eredità una vasta zona industriale con grandi muri. L’UpNorth Festival è curato e organizzato dall’anonimo artista norvegese Stein – ospite di Memorie Urbane nel 2015 con interventi a Terracina e Arce – e Trond Solstad. Sulitjelma si trova in prossimità di alcune delle più grandi aree naturalistiche della Svezia e della Norvegia e il contrasto tra industria e natura lo rende un ambiente davvero unico. Insieme a Borindo, DotDotDot, M-City e molti altri, Deih è stato invitato al festival, che porta con sé uno spettro esteso di stili ed espressioni. L’estetica dei fumetti è spesso approfondita nella produzione dell’artista spagnolo, che si tratti opere pubbliche o illustrazioni.
In questa occasione il grande muro offre allo spettatore lo scenario caratteristico cyberpunk dell’artista, con due personaggi straordinariamente ritratti in chiave comic style.
Ha effettuato lavori di grande importanza a Capo Verde, in Turchia, Bielorussia, Francia, ma la maggior parte si trovano in Spagna, non soltanto a Valencia bensì anche a Madrid, Malaga, Menorca, Fanzara.
Nella sua città le opere più importanti da lui realizzate sono “The Insider”, con la sua tipica tecnica illustrativa, l’imponente mummia prodotta per Incubarte Urban Art Festival, il suo omaggio a Magritte “Empire of Light” e “Social Medias”, del quale ha affermato:
«Cosa succederebbe se interrompessimo tutte le nostre connessioni sui social media? Abbiamo il timore di perdere la nostra stessa faccia. Invece il nostro vero volto resterà qui, pronto a osservare un mondo reale che esiste là fuori. Possiamo provare…per gioco».
Deih sarà per la prima volta in Italia per la preview di Memorie Urbane 2017 a Minturno, dal 2 all’8 marzo, dove dipingerà un grande cavalcavia in un’area degradata della città.
Alcuni dei suoi lavori saranno poi disponibili presso Street Art Place, la galleria d’arte urbana creata da Davide Rossillo nel 2014.
Autore: Fernando Bastos
Editing e traduzione: Andrea Polidoro