8MAIL

A cura di Davide Rossillo | Alessandra Arpino

Street Art Place Gaeta 27 Dicembre 2020 28 – Febbraio 2021

La prima personale italiana di 8mail si intitola “Postponed” e si presenta come un’analisi degli accadimenti dell’ultimo anno, con particolare interesse verso una tematica cara all’artista londinese: la protesta. 

La pandemia del 2020, oltre ad una crisi sanitaria globale, ha inevitabilmente portato con sé anche una crisi economica e sociale.

In Occidente, oggetto delle proteste è stato – e continua ad esserlo – l’annullamento di interi comparti lavorativi, nonché la progressiva limitazione della libertà dei comportamenti sociali.

La stessa mostra, programmata per la scorsa primavera, è stata più volte posticipata (“Postponed” appunto) a causa delle contingenti restrizioni.

In mostra i ritratti, rigorosamente a carboncino e gesso, ormai cifra stilistica dell’artista di Londra, di poliziotti in tempi di Covid19, come suggerisce l’aggiunta della mascherina alla divisa ordinaria. Nella serie presentata a Gaeta vengono ritratte le divise di diversi paesi (tra cui Regno Unito e Italia) con la costante del bianco e nero. 

Nel percorso espositivo, una installazione proietta sul muro l’immagine di un manifestante ottenuta mediante incisione sulla visiera del casco da poliziotto. L’opera, dal titolo emblematico “Confront”, vuole essere provocatoria ed esortativa allo stesso tempo.

Oltre ai ritratti dei singoli, con carboncino e gesso l’artista ritrae su legno gruppi di poliziotti in divisa antisommossa, in cui le diagonali dei manganelli e le forme squadrate degli scudi contribuiscono a rendere la scena carica di tensione, enfatizzata  ulteriormente dai netti contrasti tra bianco e nero. I quattro pezzi presentati in mostra sono accomunati dall’assenza nella composizione della parte antagonista; al suo posto il vuoto, quasi ad isolare la scena nell’atto immortalato della carica.

Il tema non è nuovo all’artista inglese, che è interessato da sempre “ai comportamenti non-civili del mondo civilizzato”.

In mostra infatti viene anche proposta la serie di tele “Las tesis”, dedicata alle battaglie degli ultimi anni per i diritti delle donne.

Classe ‘99, nella scena dei graffiti già a 13 anni (Upfest), 8mail continua ad occuparsi di rivolte, proteste, guerriglie urbane e crisi socio-politiche. Il suo è un mondo fatto di antieroi, in cui ogni personaggio suscita al contempo timore e compassione, come in una allegorica scena da guerra di trincea ambientata nel Terzo Millennio. Nelle opere di 8mail, le ragioni delle proteste passano quasi in secondo piano; i suoi soggetti sono il ritratto della brutalità e della crudeltà dell’essere umano nell’accezione più ampia. Atti di violenza, corpi sanguinanti, gesti di aggressività sono appositamente scelti dall’artista che decontestualizzandoli e privando la scena di qualsiasi colore, li rende iconici di un mondo che seppur civilizzato resta ancora pregno di disuguaglianze, rabbia e infelicità.