Artisti 2012
ESCIF
Nasce in Spagna, vive e lavora attualmente a Valencia dopo aver vissuto a Firenze, in Messico e a Londra. É uno degli artisti più conosciuti della scena artistica spagnola ed europea. Ha infatti esposto in numerose gallerie quali: Luis Adelantado di Valencia, la Montana Gallery di Barcellona, Carmichael Gallery di Los Angeles, Strychnin Gallery di Berlino o la Pow Gallery di Londra. Incontra il mondo dei graffiti nel 1996- 97 e la sua arte evolve nel tempo dal lettering, alla ripetizione di un’immagine, l’occhio, per approdare ad un universo di personaggi dove la firma, o tag, scompare del tutto. Accanto alle figure compaiono spesso elementi quali scale e recinzioni. Come lo stesso autore spiega, questi sono elementi simbolici (la scala come canale o accesso a qualcos’altro e la recinzione come frontiera o delimitazione) che di volta in volta vanno a costruire le storie che Escif intende raccontare. L’azione del movimento cui alludono questi stessi elementi è un parte fondamentale del pensiero dell’artista: dall’aria che respiriamo al sangue che ci mantiene vivi, al moto terrestre, tutto è in continuo movimento.
Utilizzano lo stencil come poster e vi dipingono sopra per poi distruggere la matrice: lo “Stencil Poster”. Starà poi al tempo ed agli agenti atmosferici rimuoverlo per lasciar spazio all’immagine impressa sul muro. Solitamente restano attaccati alcuni brandelli di carta, residui della matrice stencil. Vantano partecipazioni al Cans Festival a Londra (voluti da Banksy), al Nuart Festival e nei migliori festival del mondo.
AGOSTINO IACURCI
Nato a Foggia, vive e lavora a Roma. Artista eclettico è capace di spaziare da interventi di riqualificazione urbana alla pubblicità. Formatosi come illustratore, i suoi lavori spaziano da grandi superfici murarie (forse le sue preferite per spazio e dimensioni) ai disegni e quadri. Il suo tratto deciso e le sue campiture piatte sono un’ottima sintesi tra il fumetto, la grafica e la pubblicità risultando per questo un’importante nome nell’arte moderna. Ha collaborato con diverse realtà editoriali, aziende, agenzie di comunicazione e associazioni culturali. Collabora con case editrici, agenzie pubblicitarie, brand, riviste e studi di animazione nazionali ed internazionali tra cui: Adidas, Eni, TBWA, Orecchio acerbo, Minimum Fax, Sugar Music, Smemoranda. Realizza grandi murales in spazi pubblici, partecipando a diversi festival internazionali tra cui Outdoor e Picturin Festival.
Ha realizzato un murales di oltre 300 metri per la scuola Saba, in Algeria ha preso parte al progetto “Rebibbia on the wall” realizzando, con il contributo dei detenuti, due grandi murales all’interno dei passeggi del reparto dimassima sicurezza del carcere di Rebibbia. Collabora come docente di illustrazione con Officina b5, Accademia di Illustrazione di Roma ed è assistente alle tesi di laurea in Illustrazione e Animazione Multimediale allo Ied, Istituto Europeo di Design.I suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre e festival in Italia, Francia, Stati Uniti, Korea, Giappone e Taiwan.
SBAGLIATO
Sbagliato, romano, propone un progetto appena nato destinato ad evolversi e crescere velocemente. Con porte e finestre si innesta nel panorama urbano lasciando lo sguardo dell’osservatore confuso e stupito. La tecnica è semplice eppure sottindende un complesso universo di significati: l’equivoco ma anche l’intenzione di sovvertire sia l’ordine architettonico voluto da un’altra persona, sia l’ordine del reale, insinuando nella visuale rassicurante e conosciuta elementi surreali, come quando “rende abitabili” ponti, cavalcavia, scogli aggiungendo porte e finestre. Sbagliato realizza in forma cartacea elementi di Campionatura Architettonica, contaminando con le sue porzioni di spazio illusorie contesti edilizi di diversa matrice, stratificatisi nel tempo per mano dell’uomo.Questi fermenti insinuatisi tra rovine medioevali, opere barocche e borboniche, comuni muri diroccati, hanno annunciato a Gaeta l’avvento dell’Urban Art.
STEN + LEX
Iniziano a realizzare stencil in strada, a Roma, tra il 2000 e il 2001 e ben presto i loro lavori diventano parte del paesaggio urbano di Londra, Parigi, Barcellona e New York. I primi stencil ritraggono icone di b-movies, personaggi dei telefilm americani degli anni 60-70, o tratti dai film di Hitchcock, Welles e Bergman. Successivamente la cultura caratterizzante dei primi lavori lascerà gradualmente spazio alla ricerca del volto anonimo. Introducono e sviluppano la tecnica della mezzatinta nello stencil, da loro chiamata “Hole School”: nascono i primi stencil in bianco e nero composti da linee. Dall’incisione classica fino alle tecniche di stampa odierne vedono lo stencil come tecnica incisoria contemporanea. La sperimentazione su altri tipi di carta e il processo di decomposizione dell’opera effimera su poster influenzerà i loro progetti futuri. A partire dal 2009 utilizzano lo stencil come poster e vi dipingono sopra per poi distruggere la matrice: lo “Stencil Poster”. Saranno poi il tempo e gli agenti atmosferici a rimuoverlo per lasciar spazio all’immagine impressa sul muro. Solitamente restano attaccati alcuni brandelli di carta, residui della matrice stencil. Vantano partecipazioni nei migliori festival del mondo tra cui il Cans Festival a Londra (voluti da Banksy) e il Nuart Festival.
TERESA ORAZIO
Graphic designer, illustratrice, street artist. Da bambina non perde di vista l’espressione personale attraverso il disegno. Grazie ad un suo amico all’età di 21anni entra nel mondo della grafica e comincia a lavorare presso un’agenzia pubblicitaria napoletana, poi decide di studiare progettazione grafica. Inizia il suo percorso formativo a Roma, dove ha studiato presso l’Istituto Europeo di Design e in seguito ha lavorato in agenzie di pubblicità come la McCann Erickson. Vive per quattro anni a Roma, poi si trasferisce a Milano dove lavora in agenzie di pubblicità e studi di grafica come Zetalab, collabora a progetti per la Rizzoli e fa illustrazioni per Rolling Stone Magazine, Italia.
A Milano si avvicina al mondo della street art, attività che sviluppa e perfeziona nella città di Napoli in primis e di Amsterdam poi, dove resta per 2 anni e dove ancora tutt’oggi continua ad avere contatti e collaborazioni. Ad Amsterdam ha il piacere di seguire progetti per Droog design e altri studi di grafica e prende parte a circoli artistici. Teresa Orazio ha affidato alla linea la sua creatività. Come se fosse sua intenzione rimarcare i confini delle cose e delle persone che potrebbero sfuggire in mezzo ai vivaci colori che utilizza. Tra le sue ambizioni per i prossimi lavori c’è il Brasile, dalla cui street art è sempre stata molto affascinata.
C215
Christian Guemy, in arte C215 è un artista di graffiti stencil che vive a Parigi, ed è diventato famoso per i suoi ritratti. Ha iniziato la verniciatura a spruzzo nel 2005 e da allora il suo lavoro è apparso sui muri di tutto il mondo. I suoi lavori sono il frutto di un’ammirazione della ritrattistica classica avuta fin dall’infanzia anche se i suoi modelli sono le persone che incontra per strada, barboni, bambini e animali. Il suo linguaggio pittorico è intimo ed espressivo, ricco di contrasti chiaroscurali. La trama degli stencil alcune volte è più intricata, psicologica e riesce a dare corpo caratteriale ai suoi “individui”. C215 ha iniziato il suo percorso artistico scrivendo poesie e collaborando nella realizzazione di eventi artistici. Ha pubblicato libri di poesia illustrati e organizzato mostre collettive d’arte di strada come il progetto Giardino Segreto Giapponese a Parigi.
ALICE PASQUINI
Alice Pasquini in arte Alicè realizza appositamente per la galleria di Gaeta delle opere che riflettono il suo stile di street artist e scenografa. Le sue Ragazze pensierose e assorte, i suoi tratti lividi misti di dolcezza e amarezza sono state riportate di slancio anche su parete proseguendo egregiamente gli interventi di Memorie Urbane e unendo il suo nome già fortemente noto, negli ambienti romani e non, a quello degli altri artisti che hanno “abbellito la città”.