Conferenze 2014
STREET ART FESTIVAL • III Edizione
Terracina • 10 Maggio 2014 e 24 Maggio 2014
Due giornate per parlare di street art: tra critica d’arte, territorio e conservazione.
Memorie Urbane raddoppia il suo appuntamento con critici, curatori, giornalisti ed addetti ai lavori per parlare di street art, dei nuovi scenari curatoriali, delle nuove tecniche legate alla conservazione, della produzione artistica in giro per il mondo e del rapporto tra arte urbana e territorio. Un doppio appuntamento nel mese di Maggio, a cura di Alessia Carlino e Mariangela Capozzi.
Human Landscape
Paesaggio Urbano, Paesaggio Umano
A cura di Mariangela Capozzi
Sabato 10 maggio 2014 ore 15:00 Terracina Aula Consiliare
Spazio pubblico, estetica e umanità. Scavalcato il secolo che ha visto nascere la land art con Richard Long e Robert Smithson e poi l’arte ambientale farsi strada all’interno delle città con interventi controversi, come Tilted Arc di Richard Serra a New York, o più riusciti come i famosi impacchettamenti di Christo e Jeanne-Claude, fino ad arrivare ai lavori del collettivo Stalker sulle aree di margine o di Urban – Think Thank sul critical mapping, assistiamo ad una sempre maggiore diffusione della street art come pratica espressiva capace di innescare un inedito link fra arte e territorio.
Legale o illegale, la street art sta modificando il volto di intere parti di città, in Italia e nel mondo, con modalità completamente diverse rispetto ai più tradizionali approcci dell’arte contemporanea. E’ solo il dilagare di una moda oppure sta cambiando nella percezione delle persone il rapporto con il concetto di arte? Quale volto vanno assumendo le nostre città, colonizzate da un’invasione urban che parte dalle periferie e minaccia di colonizzare anche il centro? Come si configura il rapporto dell’artista con la parte umana del territorio, quella che vive i suoi spazi e costruisce il suo immaginario e i propri simboli?
Il controverso rapporto della street art con il mondo della critica d’arte e il sempre maggiore radicamento dell’arte urbana nello spazio e nel territorio sono al centro di questa riflessione.
Sono invitati ad intervenire:
• Agostino Iacurci – Artista
Protagonista dei principali festival internazionali dedicati all’arte urbana, ha portato l’arte nella sezione di massima sicurezza del carcere di Rebibbia con un progetto dell’Associazione Walls.
• Elisa Pierandrei – Arabista e Giornalista
Autrice dell’e-book Urban Cairo. La primavera araba dei graffiti, è esperta di mondo arabo e arte urbana: un’umanità rivoluzionaria in movimento.
• Vittorio Parisi – Critico e Curatore di “Arte Urbana”
Intern presso la Dia Foundation di New York e co-direttore artistico della galleria Doppelgaenger di Bari, ha portato la street art a Bari con la mostra Fresh Flaneurs.
• Sabina Chagina – Curatrice del Festival di arte urbana “LGZ di Mosca”
Curatrice, con la galleria Street Kit di un imponente intervento di street art a Mosca, finanziato dalle istituzioni, con in programma la realizzazione di 100 muri in un anno nella capitale russa.
• Salvatore Brocco /Solko – Memorie Urbane
Organizzatore del festival Memorie Urbane, insieme al fondatore Davide Rossillo, che interessa diversi centri del Basso Lazio e che sta diffondendo una modalità di “pensare il territorio” decisamente street.
Introduzione e coordinamento di Mariangela Capozzi
The Future of Identity
A cura di Alessia Carlino
24 maggio 2014 ore 16:00
Gaeta Pinacoteca d’arte contemporanea Giovanni da Gaeta
L’emergere di un nuovo mecenatismo che affida a giovani artisti la commissione di opere pubbliche cittadine impone di prendere in considerazione l’eventualità di una possibile metodologia scientifica che riesca a valorizzare e a tutelare i lavori creati nel tessuto urbano. Dal 2006 il governo statunitense attraverso l’istituzione del Public Rescue Murals, dipartimento afferente all’Heritage Preservation di Washington, ha lanciato numerose compagne di restauro per conservare la memoria storica degli interventi urbani custoditi nelle metropoli più importanti del paese.
Cosa significa conservare e tutelare le opere di arte pubblica? Cosa comporta nel tessuto urbano nazionale interagire con specifiche metodologie di conservazione? Il dibattito sulla questione conservativa applicata alla street art è un sentiero scosceso e impervio frutto anche di criticità e di opinioni contraddittorie.
In Francia , lo scorso ottobre, il caso della TourParis 13 ha smosso l’opinione pubblica proprio per la sua essenza effimera e transitoria, un monumento all’arte urbana nato sotto la scure della demolizione. Preservare o lasciare che l’effimero abbia la meglio? È nella storia del fenomeno che bisogna trovare una risposta, nelle prime manifestazioni che hanno visto la street art protagonista di un nuovo tessuto culturale, come accade da undici edizione ad Icone Modena, un festival che ha accolto le prime forme ancora non canoniche di interventi urbani e che continua oggi a dialogare con il territorio emiliano in maniera lucida e consapevole.
Il futuro è nell’identità, nella ricerca della memoria e nella volontà di testimoniare le nuove forme artistico – espressive che iniziano a far parte del nostro patrimonio nazionale.
Sono invitati ad intervenire:
. Dott.ssa Paola Artoni – Funzionaria presso il Centro LANIAC UniVr
Storica dell’arte, esperta in tecniche di conservazione e restauro (Laboratorio di Analisi Diagnostiche Non Invasive per l’arte antica, moderna e contemporanea).
. Pietro Rivasi – Fondatore del festival di street art “Icone Modena”
Icone Modena nasce nel 2002, un festival che ha portato nella città emiliana i più grandi protagonisti della street art mondiale, da Honet a Os Gemeos fino ai primi interventi di Blu
. Fijodor Benzo – Responsabile dell’associazione culturale “Il Cerchio e le Gocce” di Torino
L’associazione il Cerchio e le Gocce è uno dei promotori del Picturin Mural Art Festival, una delle più importanti manifestazioni nazionali che promuove la street art.
• Davide Rossillo – Memorie Urbane
Fondatore, curatore ed organizzatore del festival Memorie Urbane con la sua associazione Turismo Creativo. Sostiene in prima persona il festival , coordina interventi artisti in tutte le città coinvolte e cura l’ospitalità degli stessi.
Introduzione e coordinamento: Alessia Carlino